Perché andare a Fumone? Intervista a Daniel Creutz


Daniel Creutz è il presidente dell’Associazione Insituazione, nostro partner nell’organizzazione del viaggio linguistico a Fumone, un piccolo paese a 70 km da Roma, nel sud del Lazio. È un filosofo e uno storico tedesco da molti anni legato con passione al territorio ciociario, zona che si trova a sud di Roma. Ha studiato a Freiburg, Cracovia, Napoli e Parigi. Ora vive a Fumone con la sua famiglia.

1. Caro Daniel, come mai ti sei trasferito in Italia?

„Sì, l’amore, l’amore, sì l’amore“… Innanzitutto mia moglie Silvia, che ho conosciuto anni fa durante un Erasmus in Polonia, e poi l’amore per questo pezzetto d’Italia, i suoi abitanti, i suoi paesaggi, le sue tradizioni e tesori culturali che ho imparato ad apprezzare anche grazie a Silvia. I nostri primi 7 anni insieme li abbiamo vissuti in Germania, nel tempo però è cresciuto in me il desiderio di vivere e lavorare in Italia. Pensiamo che in una coppia multiculturale, il desiderio e la necessità di conoscere più a fondo le proprie origini sia molto forte, ed è importante immergersi l’uno nella cultura dell’altra per capire meglio le differenze e apprezzarne la varietà.
Nonostante poi i nostri paesi siano quasi confinanti, le mentalità italiana e tedesca non potrebbero essere più diverse. Quindi non ci si annoia mai!

2. Fumone è un paese di 2138 abitanti, cosa ti ha attirato di questo posto? E cosa ne pensi in generale della Ciociaria?

La zona di Fiumone si estende su un territorio relativamente grande ed è composta da tanti agglomerati, qui sù da noi nel centro storico, siamo in circa 60 abitanti, è come una grande famiglia! Mi piace vivere a stretto contatto con queste persone, le chiacchiere quotidiane e le relazioni profonde che ho costruito. Qui le persone sono estremamente rispettose le une delle altre, non provo quindi l’ansia del vivere in un paesino piccolo dove tutti conoscono tutti, anzi!

Il paese si trova sul cucuzzolo di una montagna alta 800 metri, appollaiato come un nido d’aquila. Fumone significa „grande fumo“: il nome c’entra col fatto che nel passato venivano accesi qui i fuochi che avvertivano dell’arrivo di Saraceni, Longobardi o altri nemici che attaccavano queste terre. Da qui nelle belle giornate si possono vedere il Vesuvio di Napoli, la cupola di San Pietro a Roma, e 60 dei circa 90 comuni della Ciociaria. Amo questa vista dall’alto e le montagne all’orizzonte che comunicano un forte senso di libertà e chiarezza.
Fumone è poi un esempio particolare della cultura ciociara: una cittadella molto antica sulla catena montuosa in zona carsica, dove molti eremiti trovavano riparo. Qui si trovano antiche costruzioni, l’arte sacrale papale, una natura selvaggia meravigliosa e una cucina autentica.

3. Perchè un turista tedesco amante dell’Italia dovrebbe venire qui?

Semplice: la Ciociaria vicina a grandi punti turistici come Roma e Napoli è una dei pochissimi luoghi in Italia non ancora „scoperti“ dal turismo intensivo, dove tutto ciò che l’Italia è stata, è e sarà è contenuto e fedelmente rappresentato.

4. Cosa significa per voi il nome della vostra associazione?

„In situ „ (dal latino, „sul luogo“) è un concetto che viene dall’archeologia e significa che i reperti ritrovati possono essere compresi nel loro utilizzo e significato culturale solo se si tiene conto del luogo di ritrovamento originale. Noi abbiamo unito questo concetto con quello di „azione“ per spiegare quello che facciamo: con tutte le nostre attività organizzate appunto in un contesto locale, vogliamo trasmettere la magia del vissuto quotidiano in Italia, e far capire a tutti la cultura italiana storica e presente.
Per vivere quest’esperienza è importante però essere disponibili a „tuffarsi“ – come fa non a caso la donna del nostro logo – perchè certe esperienze si capiscono solo vivendole a pieno con tutti i sensi. Quello che noi organizziamo e vogliamo trasmettere è quindi diverso dall’Italia che si può semplicemente leggere e vedere a distanza da film e libri.

Intervista di Carmen Romano